Cosa fare a Fortunago

Visitare il Borgo storico: dalla fontana dedicata a San Ponzo Patrono, alle chiese, all’area del castello, passando per le vie del borgo, tra le sue case in pietra e sul sentiero della Rocca. ( contattateci per la visita guidata al Borgo, con introduzione alla storia dei luoghi e delle tradizioni locali).

Passeggiare sui percorsi lenti di crinale verso i produttori locali: itinerari panoramici segnalati verso Gravanago, S. Eusebio, Costa Galeazzi, Stefanago, per raggiungere i produttori locali di vini, di salumi, carni DECO, conserve, e agli allevamenti di bovini e capre.

Passeggiare nel Parco locale
di interesse sovracomunale, costituito da boschi di farnia, roverella, acero, pioppo bianco, orniello, castagno, ciliegio, sorbo, carpino, betulla, biancospino e altre essenze che costituiscono il bosco di latifoglie tipico dell’alta collina. Un paesaggio ben conservato ed una natura integra.

Acquistare prodotti locali
, pranzare e cenare con piatti tipici, soggiornare a Fortunago, come indicato nel seguito.
Sostare nell’area pic-nic, giocare a calcetto, ping-pong, bocce nel Centro Sportivo con annesso Bar del Circolo.

Soggiornare a Fortunago per raggiungere mete di rilievo nei dintorni
, nel raggio di 15 km/ 30 minuti in auto, percorrendo la “ Strada dei vini “ in direzione della Val Versa o seguendo i percorsi di seguito indicati.

Percorso Verso Nazzano

Le prime citazioni del castello datano 996 e nel 1026 la sua proprietà viene assegnata agli Estensi.
Nel 1164 l’imperatore Barbarossa la dona ai pavesi e nel 1412 il duca di Milano Filippo Maria Visconti lo inserisce nel Comitato di Voghera. La struttura del castello ed il borgo si sviluppano attorno all’antico mastio composto dalla torre e da un quadrilatero che era circondato da mura, ancora in parte visibili.
Nel 1905 viene trasformato in dimora signorile, in mattoni pieni e caratterizzato da finestre arcuate.

Lungo il percorso è possibile visitare:

  • Il Castello di Montesegale – importante rocca risalente al XVII secolo.
  • La Rocca De Ghislanzoni – Romantico borgo con castello il quale fu roccaforte e monastero di clausura.
  • Pieve di San Zaccaria – edificata nel secolo XII in arenaria e laterizi.

Percorso verso Monte d’Alpe e Pietra Corva

Monte d’Alpe è una Riserva naturale e rientra nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) dal 1985.
Si sviluppa nel cuore dell’Appennino lombardo, in comune di Menconico con un’altitudine compresa tra i 900 e i 1.260 m.s.l.m.
Il Monte Alpe riveste una grande importanza naturalistica e paesaggistica grazie alla presenza di fitti boschi di latifoglie e conifere alternati a prati ricchi di importanti fioriture.
Escursioni estive guidate con l’associazione Volo di Rondine.

Lungo il percorso è possibile visitare:

  • Torre degli Alberi – Piccolo borgo raccolto attorno alla torre trecentesca del Castello Dal Verme.
  • Castello di Verde – Il torrione medievale circondato dal giardino delle farfalle.
  • Zavattarello – uno dei “borghi più belli d’Italia”, con castello visitabile (sito).
  • Giardino alpino di Pietra Corva – presenti numerose specie vegetali è stato proposto quale sito di interesse comunitario (SIC) (sito).

Percorso verso Varzi

Varzi ha un caratteristico centro storico medioevale che merita certamente una visita passeggiando per Via del Mercato, Via della Maiolica, vicolo Dietro le Mura.
Otto secoli documentati nelle testimonianze delle sue chiese, delle sue torri, del suo castello.
Costruito dal XII secolo e man mano ampliato e trasformato fino al XVIII.
L’ imponente Torre “delle Streghe” è del XIII secolo (chiamata così perché nel 1464 vi furono rinchiuse venticinque donne accusate di stregoneria e successivamente bruciate).

Lungo il percorso è possibile visitare:

  • L’Eremo di Sant’Alberto di Butrio – un gioiello di architettura sacra, risalente al XI secolo con affreschi del secolo XV (sito).
  • Il Castello di Oramala – imponente roccaforte degli Obertenghi poi dei Malaspina, citata in documenti dal 1029 (sito).

Percorso verso Torricella Verzate

Sovrastando un poggio di origine vulcanica, la Chiesa dedicata alla Natività della Vergine si erge laddove era un castello, di epoca medievale.
Alla fine del Settecento venne edificato un nuovo santuario, cui seguì la costruzione delle quattordici cappelle della “Via Crucis” sul sagrato della chiesa, che ospitano 52 piccoli capolavori in ceramica policroma. Alla fine dell’Ottocento fu edificata la Scala Santa, che riproduce quella originale di Gerusalemme.

Lungo il percorso è possibile visitare:

  • Il Castello di Stefanago – attorno alla torre quadrangolare del secolo XI si visita l’azienda Baruffaldi.
  • Montebello di Battaglia – il borgo si sviluppa attorno al castello Beccaria, sorto nel secolo XV (sito).
  • Casteggio – pregevole la parte alta, detta Pistornile e la Certosa di Cantù, palazzo settecentesco sede del museo archeologico.